Made in italy – il pensare ed il fare
Un giorno ero da Federico per una delle sue questioni in piedi e facemmo un giro nella fabbrica.
Quella fabbrica mi è sempre piaciuta perché è uno dei posti in cui mi piacerebbe lavorare e perché quelli che ci lavorano mi sembrano contenti.
Lo storico dell’azienda del padre, era la produzione di serramenti e mobili in legno.
La capacità di trasformarsi nella tecnologia denota quel qualcosa in più che hanno questi imprenditori moderni.
Le macchine che ci sono per fare il loro prodotto sono modificate appositamente di volta in volta da suo fratello ingegnere.
Con “l’affetato” di legno di varie essenze riescono a comporre delle specchiature di 4 mm che poi vengono utilizzate in vari formati per vari impieghi: pavimenti, rivestimenti e arredi, per usi civili, navali, per il mercato nazionale ed estero.
Mi ha mostrato un quadrotto per boiserie con intarsio in pelle fatta per il negozio di Gucci a Dubai: veramente straordinaria la capacità di composizione artigianale.
Del legno che arriva in morali massicci dopo le opportune selezioni, affettamenti, tagli, scarti, unioni, rifilature, essiccazioni e squadrature si ottiene il prodotto che è senz’altro un punto di partenza per tutto quello che già fanno, ma anche per altre cose da inventare.
La composizione dello stesso semilavorato è in continua evoluzione. La composizione cromatico-materica il design artigianale-industriale si fondono in un prodotto per bioarchitettura: le colle, le vernici sono accuratamente scelte da anni di sperimentazioni, di prove per la stabilità e verso l’indirizzo ecologico.

Per saperne di più
http://www.zaniolopav.com/